Organo A. Rossi 1791

Chiesa di S. Bartolomeo, Solomeo (PG)

Introduzione

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L’organo Adamo Rossi conservato presso la Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Solomeo, fu costruito dall’organaro perugino Adamo Rossi nel 1791. Originariamente, lo strumento fu commissionato dai monaci Olivetani di Monte Morcino per la loro chiesa intitolata all’Annunziata, affacciata sull’odierna Piazza dell’Università.

A seguito delle confische napoleoniche, la chiesa dell’Annunziata fu chiusa al culto e assegnata all’Università degli Studi di Perugia. Alla fine dell’ottocento (1898?) alcuni arredi tra cui cinque altari, il coro e l’organo, oltre al tabernacolo disegnato da Carlo Murena (1717-1764), furono acquistati dal Sig. Raffaele Bucarini per la somma di 8.500 lire e donati alla nuova chiesa parrocchiale di Solomeo. Lo spostamento dello strumento da Perugia a Solomeo e la sua messa in opera furono curati per 400 lire da un altro celebre organaro perugino: Francesco Morettini.

Breve scheda tecnica dello strumento

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Tastiera e pedaliera

Tastiera scavezza di 47 tasti (Do1/Re5). Tasti diatonici in bosso e cromatici in noce tinto con placchette in ebano, frontalini a chiocciola, modiglioni con disegno proprio. Divisione B/S tra il Si2 e il Do3. Temperamento inequabile (Vallotti modificato). Pedaliera a leggio, in legno di noce. 12 pedali (Do1/Re#2) costantemente unita al manuale. Registro di basso 8’ costantemente inserito (in legno).



Disposizione fonica dopo il restauro

TIRATUTTI (dall'Ottava)
Tromba bassi (8' bassi) Principale (8' bassi)
Tromba (8' soprani) Principale (8' soprani)
Voce umana Ottava (4')
Flauto traverso (8' soprani) XII
Flauto in VIII Cornetta i (in VIII) XV
Cornetta II (in XII) XIX
Cornetta III (in XVII) XXII
XXVI
XXIX

Restauro ad opera di Riccardo Lorenzini (Montemurlo, Prato) 2013

Notizie storiche

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Adamo Rossi, organaro

Poco si sa della vita di Adamo Rossi, figura importante per lo sviluppo dell’arte organaria perugina nel sec. XVIII e XIX. Le ricerche effettuate da Renzo Giorgetti e pubblicate presso la rivista umbra di Musicologia “Studi e Documentazioni”1, ci danno comunque un’idea della sua attività di musicista e costruttore e di come la sua arte abbia influenzato le generazioni future di organari ed in modo particolare la famiglia organaria perugina più importante: quella dei Morettini.

Adamo Rossi (Adamino, come spesso viene soprannominato nei documenti, forse per la sua piccola statura) nacque intorno al 1753 e all’età di 24 anni (nel 1777, in cui si ha notizia della sua abitazione a Perugia, nella parrocchia di Santa Maria di Colle) fu nominato organista titolare della chiesa di San Pietro a Perugia, incarico che mantenne fino al 1842, quando alla veneranda età di 90 anni, lasciò il posto al figlio Francesco.

Fu durante i primi anni di incarico che ebbe modo di incontrare Francesco Fedeli, esponente di una delle più importanti dinastie organarie umbro-marchigiane, che in quegli anni era stipendiato per la manutenzione ordinaria degli organi di San Pietro e ne assimilò i segreti per la riparazione e la costruzione degli organi.

Dal matrimonio con Margherita Buonaccorsi (1785 circa) nacquero cinque figli: Teresa (1787), Giuseppe (1788), Francesco (1790, organista), Colomba (1792) e Romualdo (1794, ricordato per aver seguito le orme del padre, nel restauro e costruzione degli organi). Nel 1791 costruì uno dei suoi primi strumenti per i Monaci Olivetani di Monte Morcino, strumento che fu poi acquistato per la parrocchiale di Solomeo. Dall’organo conservato a Solomeo si evince subito la matrice veneto-marchigiana della Sua arte (dalle caratteristiche foniche e tecniche), ponendo di fatto “Adamino” fra i maggiori costruttori di organo a Perugia della fine del Settecento e prima metà dell’Ottocento.

Fu attivo infatti in un periodo in cui l’ambiente musicale perugino era ricco di figure importanti come Francesco Zanetti (tra l’altro maestro di cappella in San Pietro durante l’incarico di organista di Adamo Rossi), Luigi Caruso (maestro di cappella della Cattedrale di Perugia dal 1788) e Francesco Morlacchi. La sua opera di organaro si svolse principalmente ad Umbertide, Gubbio e Perugia, dove dal 1800 prese anche l’incarico di accordatore e riparatore degli organi di San Pietro (succedendo al Fedeli).

Interventi documentati

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1791 Montemorcino - Perugia Trasferito a Solomeo
1794 Gubbio - San Pietro Manutenzione
1795 Paciano - San Giuseppe
1803 Perugia - San Costanzo Trasferito a Fratta Todina
1806 Castiglione della Valle - Marsciano
1808 Umbertide - Santa Croce Restauro e modifiche (Cfr. "St. e doc." 13)
1812 Perugia - Sant'Agnese Trasferito a Torgiano (?)
1820 - 1821 Citt. di Castello - Sant'Agostino Insieme al figlio e un assistente (Cfr. "St. e doc." 18)
1822 (?) /37 (?) o 1832 (?) Perugia - Beata Colomba Trasferito nel 1859 a Migiana di Corciano. Improbabile l'attribuzione ad uno sconosciuto Giovanni Rossi
1824 - 1835 Perugia - San Pietro Organetto del Coro Manutenzione in genere
1827/43 Villa Pitignano di Perugia Insieme al figlio
1830 Perugia - San Domenico Restauro
1831 Villanova - Marsciano
1836 Perugia - Sant'Onofrio in Cattedrale
Primi XIX (?) Santa Maria Rossa - Perugia (?) Forse, trasferito poi a Doglio di Montecastello di Vibio - Immacolata Concezione

1 Archivio Parrocchiale Solomeo quaderno, cartella E n. 95, p. 35. Elenco spese sostenute dalla parrocchia per la costruzione della nuova chiesa: "in questo conteggio non sono compresi i cinque altari di marmo con il tabernacolo acquistati dall’Università di Perugia per £. 7000, né l’organo e il coro della stessa chiesa per £ 1500, nonché la scomposizione e ricomposizione dei medesimi, trasporti, riparazioni all’organo e rimesso a posto il coro e riparato spese che in complesso con gli acquisti sommano a £.10.000 interamente donate alla chiesa dalla esemplarissima generosità del signor Raffaele Bucarini possidente di Solomeo".


2 Cfr. Renzo Giorgetti: Studi e Documentazioni, Perugia 1988.

Concerto inaugurale stagione 2020/2021